uno dei due è l'altro

uno dei due è l'altro

lunedì 27 luglio 2015

Migrazioni, modernità e il Mediterraneo

di Iain Chambers, 2002


Continent, city, country, society:
the choice is never wide and never free.
And here, or there… No. Should we have stayed at home,
wherever that may be?
Elizabeth Bishop, Questions of Travel (1991) (1)






Il mondo contaminato

     In questi mesi, in questi anni, si è incominciato a parlare, spesso con toni sempre più allarmati, della questione dell’immigrazione “illegale”. L’arrivo dei clandestini è un fatto che viene spesso pubblicamente denunciato, mentre privatamente viene assorbito per incontrare le esigenze crescenti della forza lavoro. Sulla scia del cambiamento radicale della morfologia della cultura urbana nell’occidente, si incomincia anche a parlare, di solito in toni meno aspri, dello sviluppo di una società multietnica, delle culture ibride e delle realtà meticciate.

martedì 21 luglio 2015

LA FINE DEL RIFORMISMO - di Riccardo Achilli

Da Sinisrainrete (19 LUGLIO 2015)



La vicenda greca sarebbe stata, come tutti dicevamo, estremamente istruttiva per capire i destini della sinistra e dell’Europa. Sotto il primo profilo, emerge il fallimento totale del paradigma di Syriza, ovvero la possibilità di invertire in senso progressivo, o quantomeno meno recessivo, la direzione di marcia delle politiche economiche, e quindi di restituire una qualche forma di speranza nel futuro al suo Paese e, indirettamente, a tutti i Paesi sottoposti ad austerità Trojka nell’eurozona.
Dopo cinque mesi di negoziati estenuanti, un referendum tradito che, a questo punto, può essere considerato soltanto come una misura per evitare un possibile golpe che si stava materializzando, oppure, come sottolinea maliziosamente Evans Pritchard, come il veicolo per ottenere un “si” e far passare l’austerità anche agli occhi dell’ala recalcitrante di Syriza, dopo aver dovuto imporre un blocco ai movimenti di capitali ed alla liquidità di banche oramai esangui e che dovranno andare incontro ad un doloroso (dal punto di vista occupazionale) ed incerto (dal punto di vista competitivo) processo di fusioni, dopo tutto questo percorso tormentato,
ecco quello che la Grecia ottiene:

domenica 19 luglio 2015

LA TRAGEDIA GRECA ED IL FUTURO DELLA SINISTRA di Moreno Pasquinelli

Da Sollevazione [ 18 luglio ]

Qui sotto l'intervento di Moreno Pasquinelli al seminario promosso da Fassina e D'Attorre: "Europa, sovranità democratica e interesse nazionale".




Ringrazio i promotori, Stefano in particolare, per l’invito. Com’era inevitabile chi mi ha preceduto si è soffermato sull’ultimo atto della vicenda greca. Le opinioni sono discordi. Se gli economisti che mi hanno preceduto, con argomenti inoppugnabili, hanno condannato l’accordo siglato da Tsipras come una capitolazione politica che avrà effetti recessivi disastrosi; alcuni esponenti politici hanno qui invece difeso la decisione di SYRIZA come la sola possibile per evitare il peggio, dove il "peggio", per essi, sarebbe appunto stata la “grexit”. Valdimiro Giacché ci ha invece spiegato perché Tsipras, se non fosse stato prigioniero del dogma altreuropeista, avrebbe dovuto cogliere al volo l’assist di Scheuble e uscire dalla gabbia euro tedesca.

lunedì 13 luglio 2015

Bobby Beausoleil - Lucifer rising (1980)


Grecia, 13 luglio 2015. Una grande dolorosa sconfitta. Un tuffo, l'ennesimo, nella dura realtà della finzione.


da Isle Full of Noises



Lucifer rising è, innanzitutto, la colonna sonora di una pellicola eccezionale; in secondo luogo coinvolge una tale serie di personaggi da essere, inconsapevolmente, uno studio su larga parte della controcultura americana al suo disfacimento.
Kenneth Anger (1927), cineasta indipendente, esoterista, scrittore pettegolo nelle due crudeli edizioni di Hollywood Babilonia, concluse con questo suo sesto cortometraggio (circa mezz’ora) il Magick Lantern Cycle, di cui fanno parte anche Inauguration of the Pleasure Dome e Fireworks. Il film, influenzato dalla simbologia magica di Aleister Crowley e assolutamente scevro da connotazioni teologiche tradizionali, innalza un inno al progresso dell’umanità che può trarre linfa dalle forze occulte nella propria anima. Sarà Lucifero, evocato, a risvegliare la scintilla indistruttibile ed immortale in noi prigioniera, una volta depurate le apparenze transeunti. Un insegnamento millenario di salvazione, proprio, peraltro, delle prime dottrine gnostiche.

sabato 11 luglio 2015

Politiche nella Crisi. Interpretazione della crisi e prassi politica.

Dagli atti del convegno che si è svolto a Pavia il 14 e il 15 novembre 2013 presento l'interessante intervento di Riccardo Bellofiore.




Not with a Bang but a Whimper: a che punto è la crisi?

     In un romanzo che andava di moda quando ero giovane, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert Pirsig, a un certo punto si incontra questa riflessione:

      Sì o no… questo o quello… uno o zero. L’intera conoscenza umana è costruita sulla base di questa discriminazione elementare a due termini. Ne è una dimostrazione la memoria dei calcolatori, che immagazzinano tutta la loro conoscenza sotto forma di informazione binaria. Tanti uno e tanti zero, nient’altro. Dato che non ci siamo abituati, di solito non ci accorgiamo che esiste un terzo termine logico possibile equivalente al sì o al no, il quale è in grado di espandere la nostra conoscenza in una direzione non riconosciuta. Non esiste nemmeno il termine per indicarlo, per cui dovrò usare la parola giapponese mu. Mu significa «nessuna cosa». Come «Qualità», mu punta il dito fuori dal processo di discriminazione dualistica, dicendo semplicemente: «nessuna classe, non uno non zero, non sì non no». Afferma che il contesto della domanda è tale per cui la risposta sì o la risposta no sono errate e non dovrebbero essere date. Il suo significato è «non fare la domanda». Mu è appropriato quando il contesto della domanda diviene troppo angusto per la verità della risposta.

mercoledì 8 luglio 2015

Il ricatto del debito

Presento qui una Recensione di Andrea Fumagalli  del  libro di Andrew Ross "Creditocrazia e rifiuto del debito illegittimo"pubblicato da Ombre Corte.
Non soddisfatto, di seguito presento anche la prefazione all'edizione italiana. 
Approfitto dell'occasione per ringraziare il popolo greco che ancora una volta, e probabilmente non sarà l'ultima, ci ha insegnato cosa sia la democrazia. 



Nuove frontiere di comando e di subalternità (di sussunzione?) si stanno prepotentemente affacciando alla ribalta del nuovo millennio. Non è altro che il “lato oscuro” (dark side) del rapporto capitale-lavoro, il quale è sottoposto a una torsione come raramente si è verificata nella storia contemporanea, soprattutto in Europa 
e in Italia.
Il rapporto di sfruttamento oggi fuoriesce dal semplice atto lavorativo per andare a intaccare una sfera molto più vasta, quella della vita, o meglio, del modo di vivere. Non è più immediatamente riscontrabile nel rapporto diretto: essere umano (forza-lavoro) vs “macchina”, lavoro vivo vs lavoro morto. Oggi sempre più assistiamo al divenire macchinico dell’umano e viceversa, in un connubio dove è difficile delineare una netta separazione tra la coscienza umana e il mondo artificiale. Da questo punto di vista, lo sfruttamento è sempre più auto-sfruttamento e se, da un lato, tracima verso forme di lavoro gratuito non pagato, rompendone, in tal modo, la gabbia salariale, [ma non nel senso che molti di noi auspicavano con la parola d’ordine del “rifiuto del lavoro (salariato)”, anzi…], dall’altro, lo alimenta tramite nuove forme di precarietà di vita 
e di indebitamento.

domenica 5 luglio 2015

Preghiera laica (Eschilo e Franco)

Da "I Persiani" di Eschilo. Una preghiera laica.



Guerrieri persiani - Museo di Berlino 

Regina
         [...] C’è una notizia però che mi preme, o fedeli: 
in che punto del mondo s’innalza - dicono - Atene?

Coro
      In fondo, dove Sole potente si tuffa languendo.

Regina
       E spasima, Serse, di braccare una tale città?

Coro
     Tutta la Grecia s’inchinerebbe al Gran Re.

Regina
   Pari a noi contano nerbo d’uomini armati?

Coro
  D’una tempra che già diede tormento ai Persiani.

Regina
   In pugno? Lampo di freccia a incurvare lo scatto dell’arco, o...

Coro
No, no: picche immote, corazzate di scudi.

Regina
E in più, che altro? Scorte domestiche d’oro?

Coro
   Pare una vena d’argento. Forziere è la terra.

Regina
   E alla testa del gregge? Chi fa da padrone all’armata?

Coro
     Nessuno al mondo! Né servi, né curvi all’inchino: è loro nomea!

Regina
  Ma come terranno all’assalto di genti nemiche?

Coro
    Come? Hanno sfatto un’armata di Dario, grandiosa, potente.

Regina
     Notizie tremende. Che angoscia, chi ha figli alla guerra!

Coro
  Là! Ora stai per sentire il racconto completo, sincero. 
È lampante: corre persiano quest’uomo che arriva, 
               che riporta schietta la fine.            
 Sentiremo se buona o maligna...


Franco o persiano che sia la buona novella ci dia

venerdì 3 luglio 2015

COME CURARE E NUTRIRE UN BUCO NERO FINANZIARIO

DI DMITRY ORLOV
cluborlov.blogspot.it

Pubbicato da Come Don Chisciotte






Qualche tempo fa ho avuto il piacere di sentire Sergey Glazyev-economista, politico, membro dell'Accademia delle Scienze, consigliere del Presidente Putin, dire qualcosa che ha molto confermato il mio pensiero. Ha detto che chiunque conosca la matematica può capire che gli Stati Uniti sono sull'orlo del collasso, poiché il loro debito ha ormai raggiunto livelli esponenziali.  Queste cose un politico americano o europeo non può certo dirle in pubblico, e forse neanche sussurrarle al proprio alter ego quando va a dormire, perché potrebbe essere intercettato e ricevere lo stesso trattamento toccato a Dominique Strauss Kahn (la cui illustre carriera è miserevolmente terminata quando, durante una sua visita negli Stati Uniti, è stato falsamente accusato di stupro e arrestato). Quindi, nessun politico europeo (lasciamo perdere gli americani) può affermare l’ovvio, a prescindere da quanto sia evidente.